venerdì 23 agosto 2013

SPAGHETTINI COI RICCI

Una ricetta che in teoria si può fare solo al mare. In un mare pulitissimo e cristallino, in effetti la presenza dei ricci è sintomo di acqua pura e non inquinata, un segno da cercare per capire la "bontà" dei luoghi in cui si fa il bagno. La parte commestibile del riccio sono le uova, dette corallo, quegli spicchi arancioni che colorano l'interno quando le si apre la corazza spinosa. Ovviamente sono le femmine a fornire la delicatissima e prelibata materia prima, si riconoscono perché sono marroni e spesso sono "attrezzate" con sassolini e alghe. I maschi sono neri. Per questo tipo di preparazione preferisco gli spaghettini, quelli che cuociono in cinque minuti. Per una pasta coi ricci come come si deve ce ne vogliono un bel po', quindi... al lavoro marinai!

360 g di spaghettini - 20 o 30 ricci pulirti - uno spicchio d'aglio - un bicchiere di vino bianco secco - cinque cucchiai abbondanti di olio - un pezzettino di peperoncino (se piace) - un mazzetto di prezzemolo tritato
Degno Accompagnamento della Pasta coi Ricci Mangiata sulla Barca 

Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta. In una padella capiente mettere l'olio e soffriggere lo spicchio d'aglio sciacciato, quando è dorato toglierlo e unire il peperoncino a tagliato a fettine se lo si usa, aggiungere il vino bianco e far restringere un poco. Aggiungere un paio di cucchiaiate di uova di riccio  per un minuto e togliere dal fuoco. Cuocere la pasta al dente, togliere mezzo mestolino di acqua di cottura, scolarla e versarla nella padella insieme al resto delle uova di riccio, saltarla sul fuoco vivace per un minuto. Spolverare con prezzemolo e servire subito.
per quattro persone 

P.S. Si trovano anche i ricci dal pescivendolo in città, ma c'è meno gusto a mangiarli senza averli pescati e aperti. 

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