mercoledì 24 ottobre 2012

CUCINA PAULISTANA - PIZZA POMODORI SECCHI E RUCOLA

San Paolo è una città dove si incontrano molte realtà, da una parte è la città più italiana del Brasile, ma possiede anche la comunità giapponese più grande al mondo, dopo il Giappone, ovviamente; la presenza dei libanesi è altrettanto forte, per non parlare del melting pot locale fatto di incontri di geni e razze diverse. D'altronde una città con più di 18 milioni di abitanti non poteva non essere diversa così multietnica. La cucina paulistana (tipica della città di San Paolo, perché paulista vuol dire dello Stato di San Paolo) è così variegata, così complessa, così multietnica da far impallidire persino New York. Si trovano risotti cotti alla perferzione, Sushi di qualità eccelsa, Kibe (piatto libanese di carne) sublimi, Coq Au Vin eccellenti, Arroz Marineiros (cucina galiziana) da manuale, Bacalhao à Braz come a Lisbona. Bistecche speciali in posti speciali, Rodizios da favola, ristoranti tradizionali di cucina bahiana, mineira (dello stato di Minas Gerais), Amazzonica (cercare la ricetta della minstra Tacaca nel blog). E poi ci sono gli sfizi tipici della città: Baurù (più paulista che paulistano, a dir la verità), toast sublime da far venire l'acquolina in bocca solo a pensarci, o un Beiruth (pron. Beiruche, come se la "th" fosse un colpo di frusta)  da accompagnare con un Rabo de Peixe da Frevo (Rua Oscar Freire, la casa storica, e altri 2 indirizzi, esiste dagli anni cinquanta). Cosa ho appena detto? Beiruth? Panino fatto con pane arabo. ripieno di una bistecchina o Roast Beef, con pomodoro o insalata e formaggio, tostato su una griglia calda, slurp. Oggi anche disponibile in versione vegetariana. Rabo di Peixe? Bicchiere, di quelli alti, a bocca larga e strettissimi alla base, pieno di birra bionda gelatissima. Un sogno in una giornata tropicale, prende il nome dalla lisca di pesce (rabo de peixe) che ricordano nella forma, soprattutto dopo la settima bevuta seduti al loro bancone immutato dall'inaugurazione. Si dice che gli sport preferiti dai paulistani siano due: scendere al litorale (paulista, bellissimo, imperdibile) e mangiare, ci sarebbero anche gli elicotteri, ma questa è troppo snob per poterla citare, e poi il blog parla di viaggi e cibo. Comunque, se proprio volete saperlo San Paolo è la città al mondo con maggiore presenza di elicotteri, ecco, ho persino letto un'intervista ad una signora di cui ho rimosso il nome che diceva più o meno così: "Non capisco perché  la gente si ostini a fare le code per andare sul litorale, è così comodo l'elicottero". A parte queste cose che ogni tanto capitano, ammetto, Sao Paulo, è una delle città dove ho qualitativamente mangiato meglio in vita mia. Questa settimana sotto il titolo generico di Cucina Paulistana proporrò le ricette delle diverse culture che si possono incontrare in città. 
Oggi propongo l'Italia con una versione di pizza ai Pomodori secchi e rucola, quella che ogni domenica ci veniva recapitata a casa dalla pizzeria all'angolo, dopo il cinema. 

300 g di pasta per pizza - 150 ml di salsa di pomodoro ristretta già preparata - 1 mozzarella tagliata a dadini e sgocciolata per una mezz'ora in un colino - 10 pomodori secchi ammollati per qualche ora nell'acqua fredda - una grande manciata di rucola - olio sale
Pomodori Secchi Marinati al Mercato 

Stendere la pasta per pizza, disporvi la salsa di pomodoro già salata e pepata. Mettere in forno a 220 gradi per cinque minuti. Tirare fuori e unire la mozzarella, un filo d'olio. Quando la mozzarella è fusa e la pasta dorata togliere dal forno, unire i pomodori secchi e rimettere in forno per qualche minuti. Togliere e unire la rucola subito prima di servire caldo.
per quattro persone 

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