lunedì 5 dicembre 2011

MILANO ROMANTICA

La torre Branca, tramonto invernale 
Milano è romantica? Milano è romantica. Tutti pensano che sia solo la città della borsa, dell'industria, della fretta. E' anche la città del panettone, veramente. Certo ci sono città dalla bellezza sfacciata, perfetta per camminare mano nella mano sussurrando sentimenti sospirosi; per esempio Roma o Torino, per non citare le ovvie Venezia e Firenze. Da quelle parti è facile trovare un angolo che ti faccia sospirare d'amore. A Milano essere sdolcinati è un atto di fede, una ricerca della felicità difficile eppure deliziosa, i luoghi dell'amore sono nascosti e spesso impervi. Però, la prima cosa è fare attenzione passeggiando occhio nell'occhio con il tuo amore nelle vie cittadine; le auto ignorano il  sentimento che ti rende distratto, cieco, sordo e, mentre sussurri tenerezze, si fermano ad un centimetro dalla tuo ginocchio destro mentre attraversi la strada senza guardare, preso dagli occhi del tuo amore. Una bella strombazzata e un "Pirla, cosa fai?" sono il felice coronamento milanese alla tua temerarietà amorosa, un punto esclamativo in fondo al tuo sospiro. Una passeggiata sotto il Duomo di notte può essere utile, ma non farà mai capitolare l'oggetto del tuo desiderio. Troppa folla, anche di notte, troppa gente che si dà appuntamento, una piazza troppo immensa per avvolgerti e coccolarti con sentimento. Forse nascosti nelle tenebre di Piazza Mercanti, coi suoi portici che stanno lì dal medioevo, un bacio di rapina ci può anche stare. La penombra medievale concilia il sentimento, ma piazza Duomo, la Galleria, Palazzo reale no.
Milano è romantica in altri luoghi, in momenti ben precisi. L'estate è la stagione peggiore per essere innamorati a Milano, fa caldo, è umido, e ci sono le zanzare. L'autunno e l'inverno sono i momenti giusti per l'amore. La nebbia è fondamentale, rende la città più morbida e ovattata, segreta. Il rumore del traffico risulta attutito anche se le sirene delle ambulanze continuano a lacerare l'aria e il clacson delle auto continua a farti da colonna sonora. La nebbia, dolce culla di una città che corre. Come direbbe qualcuno, però, non ci sono più le nebbie di una volta, un tempo ti alzavi la mattina e non vedevi oltre la tua finestra, questo accadeva quasi ogni giorno. Di questi tempi se c'è la nebbia in città festeggi con uno spumante di qualità e corri in strada, per godere del momento. Un po' sbronzo e alterato scorrazzi alla cieca per i viali possibilmente alberati. E che lo spumante sia di ottima qualità, in fondo, tenere il tuo amore per mano nel quartiere reso irriconoscibile dalle nubi basse, vale il prezzo della bottiglia. Milano è romantica, ve lo assicura chi è stato innamorato in questa città. E' verò, però, che gli innamorati sono ciechi.
Passeggiare lungo uno dei Navigli, non nella parte più affollata e modaiola, ma un po' più spostati verso la periferia, in un giorno di nebbia, pare di stare a Venezia su un canale solcato da una gondola. Ci sono angoli del Naviglio della Martesana che hanno conservato tutto il fascino antico, pur accompagnati da roditori grossi come gatti. Bisogna cercarli, perché di solito, in effetti, la strada è un po' affollata, tra un'auto parcheggiata, i filari degli alberi, l'argine di destra che ti spaventa un po', qualche passante e, se va bene, uno in bicicletta senza fari che ti sfiora silenziosamente mentre scambi un bacio appassionato. Un "Pirla, cosa fai?" è l'accento sul tuo bacio. Milano è romantica quando passeggi dentro Parco Sempione, guardi il laghetto, passi sul ponte delle Sirene, che un tempo stava sul Naviglio poco lontano da lì, prima che lo coprissero, e chissà quanti innamorati lo hanno attraversato pensado di trovarsi in un bosco incantato. Al parco in un tardo pomeriggio invernale di nebbia leggera, quella che ti fa intravedere un mondo bellissimo e un po' appannato, è tanto romantico vedere il Castello immerso tra gli alberi secolari, è bello stare seduti su una panchina a scambiarsi effusioni . E' fantasticamente romantico fermarsi a guardare la Torre Branca, progetto di Giò Ponti, svettare oltre le chiome degli alberi al tramonto in una sera di primavera, col cielo color cobalto, venato da qualche nuvola spruzzata di rosso e tu che te ne stai abbracciato al tuo amore. Il maratoneta furioso, l'ultracinquantenne che vuole provare a sé stesso di essere ancora efficiente, corre tutte le sere nello stesso parco. Milano è romantica, sospiri e pensi guardando la prima stella della sera. Mentre il podista ti passa vicino, tu avvinghiato, assorbito, risucchiato dagli occhi dolci del tuo amore, ecco, a suggellare l'attimo lui ti sfiora perché gli intralci la strada e ti regala un "Pirla, cosa fai?". La sua è tutta invidia, perché lui non lo sa, ma MIlano è romantica.

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