giovedì 8 dicembre 2011

COTOLETTA ALLA MILANESE

Si parla di Milano e non si può non parlare della cotoletta, insieme al panettone uno dei simboli della città; anche se la diatriba è aperta con gli a austriaci. Chi ha inventato la cotoletta? I milanesi sostengono di averlo fatto loro e di averla poi regalata agli austriaci quando hanno dominato la città; gli austriaci dal canto loro sostengono di averla portata loro in città. La leggenda vuole che sia stata portata a Vienna dai Turchi, quando sono arrivati ai margini della città per prenderne possesso non riuscendoci. La querelle è aperta e vivace da sempre. A Vienna la servono con le patate bollite condite con l'olio di zucca, a Milano con al forno, per i più salutisti una bella insalata verde. Alcuni sostengono che debba essere di maiale, io ho sempre conosciuto solo quella di vitello. La cotoletta, secondo tradizione, va fritta nel burro chiarificato, rigorosamente, e non nell'olio, ha tutto un altro sapore. Esiste anche la versione con l'osso e quella detta orecchia d'elefante, con l'osso e sottile, sottile, sottile che pare l'orecchio di Dumbo. Qui la versione bistecchina, che io prediligo. Secondo il mio gusto personale suggerisco di rifuggire le fette di limone come se fossero Satana... 

4 fette di fesa di vitello - 1 uovo - farina - pan grattato - sale - burro chiarificato per friggere

Battere leggermente le fette di vitello. In un piatto mettere l'uovo sbattuto con una forchetta, in un altro la farina, in un altro ancora il pangrattato al quale avrete aggiunto un pizzico di sale. Passare una fettina nella farina, poi velocemente nell'uovo e infine nel pangrattato facendo aderire bene la panatura schiacciando con le mani. Ripetere con tutte le cotolette. Far scaldare il burro chiarificato in una padella capiente e unire le cotolette, cuocere finché non sono belle dorate. Salare e servire.
per quattro persone 


P.S. Va bene, se proprio volete cuocetele nell'olio caldo. 

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