lunedì 12 settembre 2011

GRASSO CHE COLA A PARCO SEMPIONE

La torre Branca a Parco Sempione al tramonto. 
Mattina presto, il sole è sorto e tutto va bene, la mia ciccia no. Da quando sono rientrata dalle vacanze strabordo dai pantaloni, un po' di qua, un po' di là, ci sono rotolini liberi di mostrarsi in tutta la loro sfacciata opulenza. Ho l'abitudine di correre, ma temo che quello che faccio non basti. Bisognerà stringere la cinghia ed iniziare un dieta: acqua, the verde e niente cibo, come fossi un carcerato medievale. Qualcuno di voi si ritrova in questa immagine? Sì, Sì vi vedo al di là dello schermo che guardate il rotolino lì sul fianco, impertinente ed arrogante che vi dice: io son qui per farti compagnia. Come se fosse necessario, meglio la solitudine in certi casi. Dieta da carcerato medievale, dicevo. Mentre ci penso, corro.
Fa un caldo surreale a Milano, mai visto un caldo così a settembre. Ottimista come sono penso che così si detossina meglio, sembra di stare nella sauna molto lontana dalla Finlandia. Corro e penso, penso e corro. Faccio della filosofia spicciola accelerata. Mi piace il rumore dei miei piedi che battono ritmicamente sul selciato. Un impercettibile scricchiolio mentre il primo piede poggia elastico sulla terra battuta umida della mattina, segue subito dopo il secondo ad assecondare il movimento della corsa. Il respiro ancora leggero da inizio corsa. Vedo i bambini che attraversano i giardini,  portano le cartelle vuote e leggere, mica come me,  del primo giorno di scuola. Un papà in completo blu sorride, forse pensa al suo primo giorno di scuola tanti anni fa. Forse alla giornata tranquilla che passerà lontano dall'ufficio insieme alla moglie. Un'opzione poco milanese, ma affascinante. Macchine ferme in seconda e terza fila davanti alla scuola, rumore e vociare alto. Proseguo, attraverso la strada e mi trovo sul ponte della ferrovia. Il traffico è aumentato rispetto a venerdì, sono proprio tutti rientrati dalle vacanze. Milano torna ad essere quella di sempre, rumorosa, trafficata, un po' maleducata. Al parco tutto è diverso, tra i sentieri di terra battuta, il verde, il laghetto con le anatre. Dove vanno le anatre di Parco Sempione d'inverno? Ozio nella domanda singeriana. Intanto il fiato si fa più pesante, il primo rivolo di sudore scende lungo la spina dorsale. Mi fa il solletico. Due poliziotti a cavallo vengono verso di  me. I cavalli sono tranquilli, si muovono senza fretta, il manto rossiccio lucido come una pralina di cioccolato,  uno dei due ha una stella bianca in mezzo alla fronte. Belli, snelli, in forma. Non mi assomigliano. Accelero passo oltre, profumano di citronella e geranio. Il sudore comincia a scendere dalla fronte, passa le sopracciglia e mi fa bruciare gli occhi. Immagino che sia il grasso che cola via, in tanti rivoletti, lasciandomi più snella. Il sole è basso, come deve essere a settembre, ma fa caldo come solo a luglio. Discesa, salita, salita, discesa, salita. Tre volte e poi il grande schermo del Milano Film Festival davanti al Castello Sforzesco. Chissà che film ci sarà stasera, penso mentre attraverso lo spazio con le sedie e respiro la cultura, col fiato corto. Un passo dietro l'altro, l'Arena. Camminata veloce, incrocio una ragazzina che corre ascoltando musica nelle cuffie, una signora di almeno cent'anni che cammina, un senzatetto che dorme sulla panchina dura, un papà giovane, grande e grosso, stringe la mano ad una bimba minuscola, una nonna con nipotino di pochi mesi legge sulla panchina al sole. Salita, circumnavigo il monumento al piccolo trotto. Ma che monumento c'è di fronte alla libreria di Parco Sempione? Ci passo intorno tre o quattro volte alla settimana  e non ho la più pallida idea di che cosa rappresenti. La prossima volta ci guardo. Oggi lasciamo stare. Esco dal parco, l'asfalto non è ancora caldo, il mercato è in corso e tutti fanno a botte per un parcheggio. Corro, corro verso l'Arco della Pace, ci giro attorno. Torno indietro, salita, discesa il ponte della ferrovia, i giardini, i bambini sono tutti entrati a scuola, le macchine in doppia, terza fila sono sparite, il vociare finito. E' tornata la tranquillità. Quaratacinque minuti. Sono sudata, il grasso scivola ovunque sul mio corpo sotto forma di sudore. Magari. Sono contenta, sorrido. Chi l'ha detto che Milano non è romantica la mattina presto mentre corri, ci sono i cavalli che profumano di citronella.

DETOX


Inizia una settimana di dieta disintossicante, da oggi The Verde un litro, Acqua e limone un bicchiere. Riso e zucchine bollite, pesce al vapore insalata. Meglio di un carcerato medievale, no?

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