lunedì 13 giugno 2011

A SPASSO IN AUTO A MILANO

Casa e auto? Non fa per me...
Sono un disastro. Sì, lo ammetto con le automobili sono un disastro. Diciamo anche che sono distratta, molto distratta e questo non aiuta. Le auto ed io abbiamo un rapporto di amore odio. E' che non mi interessano particolarmente, sono un mezzo per andare in giro verso nuove avventure e la loro manutenzione è un optional che non prendo in considerazione. Mai. Dimentico di fare il pieno, anzi no, in verità dimentico proprio di fare benzina. Ho smesso di contare le volte che mi sono trovata a secco per la strada. Sono migliorata, ma c'è stato un periodo nel quale giravo con svariate bottiglie e tanichette nel bagagliaio in modo da poter dissetare il mezzo in caso di necessità. Ho percorso chilometri sotto il sole e nottetempo sola o con qualche compagno di merende, notoriamente la mia amica Manuela, la meno fortunata di tutti. Oggi faccio benzina prima che l'auto si fermi solo perché sul display del contachilometri compare la scritta "rifornimento necessario" accompagnata da un biiiiip piuttosto fastidioso. Cambio d'olio? Che cos'è il cambio d'olio e soprattutto: a cosa serve? E' necessario riempire il contenitore del liquido per pulire i vetri, ogni tanto. Davvero? Non lo sapevo, pensavo si riempisse da solo quando piove.  Anche dal punto di vista fiscale tendo a dimenticare svariate cosucce come il dettaglio del permesso parcheggio residenti a Milano (oggi te lo recapitano a casa alla scadenza, fantastico) o la bazzecola del pagamento del bollo. Mi sono arrivate ingiunzioni di pagamento bollo svariate volte, arretrati di anni. Chissà, magari mi avrebbero pignorato qualcosa. Il mio amato forno per esempio. Poi mio marito ha preso le questioni fiscali in mano e tutto funziona meglio. Di una cosa mi ricordo, però. La pressione delle gomme è sempre sotto controllo. E' quasi un'ossessione per me.
Perché racconto questi segreti così intimi? Perché ho cambiato il corso di un fine settimana, grazie alle mie disattenzioni meccaniche. Sono una maga. Una volta tanto sono riuscita a convincere quel brav'uomo di mio marito ad una puntata al vivaio per regalare un aspetto festoso ai nostri balconi, di malavoglia ha accettato. La promessa è stata quella di portarlo sul lago il giorno dopo, a pranzo da una nostra amica cuoca favolosa. Ve lo dico qui, per altro ero entusiasta anch'io del programma lacustre. Bene, andiamo al vivaio che si trova sul naviglio un po' fuori città. Girelliamo tra i bancali e ci sentiamo molto bucolici per un'oretta. Poi prendiamo l'auto e rientriamo verso casa. A pochi chilometri dal vivaio il display dell'auto si illumina come se fosse un albero il giorno di Natale. Lucette di ogni colore e brillantezza decorano l'abitacolo e un fatidiosissimo bip sovrasta la musica della radio. Appare una scritta perentoria: "Temperatura a livello di guardia. Arrestare l'auto". Mio marito mi guarda come se fossi Kate Middleton diventata la piccola fiammiferaia dopo un rovescio di fortuna. Io mi faccio piccola, piccola sul sedile. Emettendo suoni di disapprovazione l'uomo scende dall'auto, apre i cofano e si accorge che: a) manca completamente il liquido del radiatore; b) il liquido dei freni è esaurito; c) qualcosa è esploso dentro il motore, facendo fondere il rivestimento di alcuni tubi e sporcando tutto; d) come se non bastasse un'ora prima siamo stati costretti a fare benzina perché il "rifornimento" era veramente "necessario". Mi lancia un'altra occhiata, questa volta mi sento come se fossi nuda nell'aula magna il giorno della laurea. Ammetto timidamente: "Eh, lo so con la manutenzione sono un disastro". Mi aspetto un "Ma no, dai tesoro, può capitare a tutti". Niente, silenzio. Capisco che la situazione è disperata. Volo verso il bar più vicino, compro una mezza minerale naturale a temperatura ambiente. La porgo orgogliosa a mio marito che la prende e la versa nel radiatore "Tanto non basta, andiamo al distributore", il tono non è quello del "brava hai avuto un'idea brillante". Il ragazzo del distributore guarda il motore e dice "Liquido freni c'è, olio a postissimo" Io comincio a fare la ruota "qualcosa si è rotto e dipende senz'altro dal radiatore. Rabbocco l'acqua del radiatore" e pompa da un annaffiatoio svariati litri di acqua. Mi consiglia di portare l'auto dal meccanico a controllare cosa abbia smesso di funzionare. Insomma, non è colpa mia. Mio marito, che è un sant'uomo, decide di premiarmi per aver subito stoicamente i suoi sguardi crudeli e mi porta a pranzo nel mio ristorante preferito. Perché è cambiato il corso del fine settimana? Purtroppo salta la gita al lago perché la mia macchina non può andare fuori città e quella di mio marito, preciso come il ragionier Filini, è dal meccanico a fare la manutenzione: cambio olio, acqua radiatore, liquido del tergicristallo e altre amenità.

TARTARA DI TONNO CON GELATO AL WASABI

L'incomparabile pranzo consumato a AF-Food Art restaurant a Milano è, appunto, incomparabile. La creatività dello chef non è nemmeno raggiungibile nei sogni proibiti del cuoco dilettante (cioè io). Vi propongo questa ricetta un filo complicata ed elaborata nella sua semplicità, ma a volte ci vuole. Spero vi piaccia e preciso che non è di Matteo Torretta, lo chef che mi ha consolato nel pranzo riparatore. 


Per la salsa: 500 gr di pomodori - 3 peperoni del piquillo (peperoni rossi spagnoli molto saporiti, si trovano in scatola) - 3 gocce di tabasco - 4 cucchiai di olio - 1 pizzico di peperoncino in polvere
Per il gelato: 100 ml di latte - 250 ml di panna fresca - 2 tuorli - 1 cucchiaino di zucchero - mezzo cucchiaino di wasabi in polvere
Per la tartara: 500 gr di tonno fresco - la scorza di un lime - mezzo limone in conserva (vedere la ricetta della Crema di Peperoni al Tonno e Limone Confit nel blog) - mezzo peperone verde e un quarto di rosso - il succo di mezzo limone - qualche grano di senape - olio - un pizzico di peperoncino

Sbollentare per un minuto i peperoni, spellarli, tagliarli a grossi pezzi e cospargerli di sale grosso. Farli riposare un paio di ore. Far saltare i peperoni in poco olio e farli raffreddare (se usate quelli in scatola lavateli e asciugateli bene, saltate l'operazione padella). Passare i peperoni e i pomodori senza l'acqua che hanno emesso durante il riposo. Aggiungere olio, sale, tabasco e peperoncino.
Far bollire la panna e il latte. Salare pepare, aggiungere un pizzico di peperoncino. MOntare i tuorli con lo zucchero finché non sono spumosi, mettere il latte e la panna, mescolare bene. Far raffreddare ed aggiungere il wasabi. Mettere nella gelatiera.
Tagliare il tonno a dadini piccolissimi, fare altrettanto coi peperoni. Mescolare con la scorza di lime, la scorza del limone confit tagliata sottilissima, il peperoncino e i grani di senape. Salare pepare. Aggiungere olio a piacere per legare la tartara.
Per servire: mettere la tartara al centro di un piatto fondo, versare il composto di pomodoro e un filo d'olio, al centro disporre una pallina di gelato al wasabi e servire subito.
per 6 persone 


P.S.: Nel caso non trovaste di peperoni del piquillo, usate un peperone rosso piccolo cotto in forno
Ricetta ispirata a quella che ho trovato anni fa su una rivista francese. 





2 commenti:

  1. avrei aneddoti sul serial "io e la mia macchina" sufficienti a farne una sit-com... compreso un rocambolesco ingresso di emergenza in un autogrill scortata da una pattuglia con sirene spiegate.... Ahahahah!!!!!

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  2. non avevo dubbi... ma io ti seguo a ruota cara la mia thelmina!

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